Mi scuso per i due giorni di assenza, dovuti principalmente ad impegni universitari. Riprendo con la presentazione del Draft e in particolare di quei prospetti che dovrebbero essere scelti all'interno delle prime 10 chiamate assolute.
Demar Derozan, 6-7, SG/SF, USC - Siamo di fronte ad uno dei giocatori più discussi di questo Draft. Il potenziale è di primo livello, perchè parliamo di una guardia-ala atletica, con un buonissimo fisico e un talento puro su cui saresti pronto a scommettere. Eppure il ragazzo viene da una stagione al college dove non ha convinto esattamente tutti, sia per gli evidenti limiti al tiro, soprattutto da 3 punti (pessimo 16.7% a USC), sia per un bagaglio offensivo che oggi sembra limitato e che non ne fa un giocatore estremamente produttivo. Il pacchetto fisico-atletico e il potenziale che ha mostrato anche da un punto di vista tecnico (il gioco intermedio è davvero interessante, a rimbalzo ci va per davvero) dovrebbero farlo chiamare all'interno delle prime 10-12 posizioni ma il rischio che si parli del nuovo Gerald Green/Antoine Wright c'è tutto. A Southern California 13.9 punti, 5.7 rimbalzi, 1.5 assist con il 56.2% nel tiro da due.
Jordan Hill, 6-10, PF, Arizona - Sul caso Hill la giuria è ancora in camera di consiglio. C'è chi lo ha paragonato a Chris Bosh, chi ha parlato di lui come di un Chris Wilcox più forte a rimbalzo. Sinceramente mi sembra una via di mezzo. Il potenziale offensivo è discreto (buon tiro dai 4-5 metri, capacità di finire vicino al ferro, va in lunetta con continuità), migliore di quello del Wilcox di Maryland ma senza dubbio lontano dai lampi di talento che Bosh mostrava ai tempi del college. Quello che sicuramente piace dell'ala da Arizona è il suo atletismo, la sua rapidità, la capacità di correre il campo, e i consueti centimetri (208) che ne fanno un giocatore pronto per ricoprire il ruolo di numero 4, anche nella NBA. Eccellenti qualità a rimbalzo, si segnala nell'ultimo anno come il 14esimo d'America per percentuale di rimbalzi offensivi catturati (15.4%). Discreto stoppatore, da costruire a livello difensivo e nel gioco spalle a canestro. Per i Wildcats chiude l'anno da Junior con 18.3 punti, 11.0 rimbalzi, 1.7 stoppate e il 53.7% dal campo.
Jrue Holiday, 6-4, PG/SG, UCLA - Quotazioni in ribasso. Eccellenti doti da passatore, potenziale difensivo importante, alto per la posizione di playmaker, discreto giocatore di pick'n'roll. Paga probabilmente un ruolo non ancora definito (playmaker?guardia?), un tiro lontano dagli standard richiesti e qualità atletiche "solo" normali. Nonostante Holiday sia tutto tranne che un giocatore esplosivo è più che discreto a rimbalzo, sa finire nel traffico ed ha buonissima mobilità laterale. Il ragazzo comunque produce poco in attacco, è sospetto ai liberi (72.6%) e tende a perdere qualche pallone di troppo (2.1 Turnovers a partita in 27 minuti di media). Solo il futuro potrà dirci se riuscirà ad esprimere tutto il suo potenziale, certo è che alcune qualità (difesa soprattutto) presenti nel suo bagaglio tecnico potrebbero farne un buonissimo giocatore di sistema all'interno della NBA. A UCLA 8.5 punti, 3.8 rimbalzi, 3.7 assist, 1.6 recuperi e il 23.8% di Assist rate.
Jonny Flynn, 6-0, PG, Syracuse - Al contrario di Holiday il suo è uno dei nomi più caldi degli ultimi giorni, per DraftExpress in questo momento sarebbe addirittura la scelta numero 4. Il giocatore convince nel doppio ruolo di playmaker e realizzatore, piace agli scout per la sua esplosività, per il primo passo fulmineo, per l'aggressività che mette sul campo nonostante non sia dotato di un fisico statuario (1,81m). I limiti sono quelli che più o meno abbiamo attribuito alla metà dei giocatori presentati: piccolo, tiro da fuori da costruire, difensore modesto che a livello NBA potrebbe pesantemente pagare la mancanza di centimetri. Discreto trattatore della palla (non eccezionale comunque), a volte fuori controllo, deve migliorare anche ai liberi, fondamentale in cui oggi è solo un giocatore "normale" per il ruolo (78.6% la sua percentuale dalla lunetta). La domanda è sempre la stessa: sceglieranno così in alto un giocatore di 1,80m? Vedremo. Certe sono solo le sue cifre nell'anno universitario: 17.4 punti, 2.7 rimbalzi, 6.7 assist, 32.4% di Assist Rate ma anche 3.4 palle perse a partita e il basso 31.7% nel tiro dalla lunga.
Jordan Hill, 6-10, PF, Arizona - Sul caso Hill la giuria è ancora in camera di consiglio. C'è chi lo ha paragonato a Chris Bosh, chi ha parlato di lui come di un Chris Wilcox più forte a rimbalzo. Sinceramente mi sembra una via di mezzo. Il potenziale offensivo è discreto (buon tiro dai 4-5 metri, capacità di finire vicino al ferro, va in lunetta con continuità), migliore di quello del Wilcox di Maryland ma senza dubbio lontano dai lampi di talento che Bosh mostrava ai tempi del college. Quello che sicuramente piace dell'ala da Arizona è il suo atletismo, la sua rapidità, la capacità di correre il campo, e i consueti centimetri (208) che ne fanno un giocatore pronto per ricoprire il ruolo di numero 4, anche nella NBA. Eccellenti qualità a rimbalzo, si segnala nell'ultimo anno come il 14esimo d'America per percentuale di rimbalzi offensivi catturati (15.4%). Discreto stoppatore, da costruire a livello difensivo e nel gioco spalle a canestro. Per i Wildcats chiude l'anno da Junior con 18.3 punti, 11.0 rimbalzi, 1.7 stoppate e il 53.7% dal campo.
Jrue Holiday, 6-4, PG/SG, UCLA - Quotazioni in ribasso. Eccellenti doti da passatore, potenziale difensivo importante, alto per la posizione di playmaker, discreto giocatore di pick'n'roll. Paga probabilmente un ruolo non ancora definito (playmaker?guardia?), un tiro lontano dagli standard richiesti e qualità atletiche "solo" normali. Nonostante Holiday sia tutto tranne che un giocatore esplosivo è più che discreto a rimbalzo, sa finire nel traffico ed ha buonissima mobilità laterale. Il ragazzo comunque produce poco in attacco, è sospetto ai liberi (72.6%) e tende a perdere qualche pallone di troppo (2.1 Turnovers a partita in 27 minuti di media). Solo il futuro potrà dirci se riuscirà ad esprimere tutto il suo potenziale, certo è che alcune qualità (difesa soprattutto) presenti nel suo bagaglio tecnico potrebbero farne un buonissimo giocatore di sistema all'interno della NBA. A UCLA 8.5 punti, 3.8 rimbalzi, 3.7 assist, 1.6 recuperi e il 23.8% di Assist rate.
Jonny Flynn, 6-0, PG, Syracuse - Al contrario di Holiday il suo è uno dei nomi più caldi degli ultimi giorni, per DraftExpress in questo momento sarebbe addirittura la scelta numero 4. Il giocatore convince nel doppio ruolo di playmaker e realizzatore, piace agli scout per la sua esplosività, per il primo passo fulmineo, per l'aggressività che mette sul campo nonostante non sia dotato di un fisico statuario (1,81m). I limiti sono quelli che più o meno abbiamo attribuito alla metà dei giocatori presentati: piccolo, tiro da fuori da costruire, difensore modesto che a livello NBA potrebbe pesantemente pagare la mancanza di centimetri. Discreto trattatore della palla (non eccezionale comunque), a volte fuori controllo, deve migliorare anche ai liberi, fondamentale in cui oggi è solo un giocatore "normale" per il ruolo (78.6% la sua percentuale dalla lunetta). La domanda è sempre la stessa: sceglieranno così in alto un giocatore di 1,80m? Vedremo. Certe sono solo le sue cifre nell'anno universitario: 17.4 punti, 2.7 rimbalzi, 6.7 assist, 32.4% di Assist Rate ma anche 3.4 palle perse a partita e il basso 31.7% nel tiro dalla lunga.
Stephen Curry, 6-3, PG/SG, Davidson - Miglior marcatore dell'ultima stagione NCAA, figlio d'arte (il padre Dell fu sesto uomo dell'anno nella NBA), tra i tiratori più puri del Draft 2009. Le perplessità sono sul ruolo: nonostante sia migliorato nella gestione della squadra e dei ritmi Stephen è l'ennesimo giocatore a metà tra la guardia e il playmaker, troppo realizzatore per fare il regista troppo piccolo a livello NBA per attaccare e (soprattutto) difendere nella posizione di numero 2. Cresciuto tantissimo come passatore (40.2% di Assist Rate) resta comunque un giocatore nato per fare canestro, fortissimo con e senza la palla, abilissimo nel crearsi il tiro dal palleggio o sfruttando i blocchi dei compagni. Ricorda un po' Rip Hamilton nel gioco off-ball, in perenne movimento, portando "a spasso" il diretto marcatore. Atleta e fisico normale, deve irrobustire la parte superiore del corpo per adeguarsi allo standard fisico della NBA. Giocatore aggressivo e "competitive", ha un IQ cestistico elevato che potrebbe aiutarlo non poco nel suo inserimento all'interno della Lega. Sinceramente mi piacerebbe vederlo giocare lontano dalla palla, magari nel backcourt di una squadra che possa mettergli vicino un playmaker fisico. Nell'ultimo anno collegiale 28.6 punti, 4.4 rimbalzi, 5.6 assist, 38.7% da 3 punti, 117.9 di Offensive Rating e un PER pari a 36.4.
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