17/06/09

La Crescita di Gasol

Torno sul blog dopo circa 10 giorni di assenza. I Lakers sono dunque tornati al successo; è tornato al successo Bryant, il primo senza Shaq; è tornato al successo Phil Jackson, il decimo anello che vale il record assoluto per un allenatore NBA.
Non parlerò delle Finals, tutto sommato belle e certo più equilibrate di quello che dica il 4-1 finale. Non parlerò di Kobe, perchè sottolinearne la grandezza dopo che (finalmente) ha vinto un anello da leader tecnico ed emotivo sarebbe troppo facile; basterà dire che ha vinto da Bryant, zittendo chi, negli anni, ha criticato anche troppo il miglior giocatore del mondo (con LeBron d'accordo). Non parlerò di coach Jacks, perchè 10 titoli parlano da soli, anche se vinti allenando MJ, Kobe & Shaq, e di nuovo Kobe. Son sempre dieci anelli, uno per dito. Punto e a capo.
Occhi puntati allora su Pau Gasol, al primo titolo NBA di una carriera ricca di successi. Pau entra nella storia come il primo giocatore europeo davvero determinante nella conquista di un anello, il secondo violino dei Lakers campioni.
Gasol dopo un'eccellente stagione regolare (18.9 punti, 9.6 rimbalzi, 3.5 assist) ripete i suoi numeri nei Playoffs (18.3 punti, 10.8 rimbalzi, 2.6 assist) ma soprattutto è in grado di portare quel contributo che i Lakers gli chiedevano dopo le deludenti Finals del 2008. Già perchè rispetto alla serie contro i Celtics e in generale ai Playoffs (non proprio esaltanti) dello scorso anno, la crescita di Pau non si ferma agli 1.4 punti in più che ha segnato nella postseason; e certo non è il +1.5 nella media a rimbalzo a parlarci di un Gasol davvero convincente. Numeri importanti ovvio ma c'è di più.
C'è un giocatore che va più forte a rimbalzo (15.6% dei rimbalzi totali catturati, +2% rispetto allo scorso anno), sia in attacco (8.6% contro 8.0% del 2008) che soprattutto in difesa (22.5% di DRB%, +3.8% rispetto agli ultimi Playoffs). C'è un giocatore più deciso, che forse passa meno la palla (-1.5 assist a partita, -6.3% nella Assist Percentage) ma che attacca meglio, come testimonia un Offensive Rating di 124, salito di oltre 9 punti rispetto allo scorso anno. Percentuali decisamente migliori rispetto al passato, con i Career High nei Playoffs sia per True Shooting Percentage (62.2%) sia per la Percentuale Reale (58% netto). E c'è un difensore migliore, che vede crescere i suoi numeri in tutte le categorie statistiche (102 di Defensive Rating, +0.5% nella Block Percentage, +0.4% nella percentuale di possessi chiusi con un suo recupero difensivo). Tutti i dati in possesso ci parlano di un Gasol davvero migliorato e anche il PER di Hollinger lo dipenge come un giocatore sopra la media tanto in Regular Season (22.2, +0.6) quanto (se non soprattutto) nei Playoffs (21.9, +3 rispetto allo scorso anno).
A quasi 29 anni il ragazzo di Saint Boi De Llobregat è finalmente giunto alla completa maturazione. E' ovviamente il titolo di Kobe, e sicuramente ricordermo il decimo alloro per coach Jackson. Ma la crescita di Gasol è stata determinante. Quell'anello se lo merita davvero.

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