Terrell McIntyre è oggi uno dei giocatori più ricercati d'Europa. Da anni faro del Montepaschi Siena che domina l'Italia cestistica e si confronta ad armi pari con le più forti corazzate del vecchio continente, T-Mac ha cominciato la sua carriera europea dal basso e in pochi avrebbero scommesso su una carriera cosi importante del ragazzo da Fayetteville.
McIntyre arriva in Europa nel 2003, scelto da coach Finelli e dal GM Alessandro Crovetti come il nuovo playmaker di Ferrara. La Carife disputa una stagione importante ma si scontra in semifinale contro la Virtus di Bologna, guidata dal duo ex NBA Charlie Smith-Rick Brunson. E' proprio il duello con Brunson a dare qualche dubbio su Terrell, autore di una Regular Season fantastica che chiuderà con cifre di assoluto valore: 17.3 punti, 3.1 rimbalzi, 3.5 assist, 56.6% da 2 punti, 46.5% da 3 e una OER (Efficienza Offensiva, sostanzialmente punti per possesso) pari a 1.11. Nello scontro contro l'ex guardia di Portland infatti, McIntyre soffrirà tantissimo nelle prime due partite (5 e 8 punti rispettivamente in gara 1 e gara 2) riprendendosi soltanto nella terza partita (25) con i buoi già scappati dalla stalla.
E' probabilmente questo il motivo per cui l'uomo da Clemson rimane il Legadue, dove firma un annuale con l'Upea Capo D'Orlando che gli affida le redini della squadra. Terrell sale ulteriormente di colpi, migliorando sostanzialmente in tutte le categorie statistiche e peggiorando solamente nella percentuale al tiro da 3 punti, scesa al 36% (ma quella da 2 arriverà a sfiorare il 60%!). In particolare è il numero di assist a crescere sensibilmente: 121 in 26 gare per una media di 4.7 ad allacciata di scarpe contro i 112 dell'anno precedente; si ma in 32 partite. L'Upea stravince il campionato e il piccolo playmaker americano (1,75m) può finalmente esordire in Lega A.
Lo farà tuttavia con la maglio della Bipop Reggio Emilia che lo firma per la stagione 2005-2006. Non si può dire che il ragazzo soffra il salto di categoria: Terrell chiude la sua prima annata in Serie A con 16.9 punti di media, 2.8 rimbalzi, 4.3 assist, 17.0 di valutazione e 1.03 di OER; calano soltanto le sue percentuali da 2 punti (comunque un buon 46.3%) tornando ai suoi standard nel tiro da 3 (42.9%). Memorabile la gara sul campo della Virtus Bologna dove si vendica della sconfitta in semifinale ai tempi di Ferrara chiudendo con 41 punti, 6 assist, 45 di valutazione, 2.0 di OER e 10/10 (10/10!) nelle triple. E' pronto per una grande e la chiamata arriva puntuale: Minucci e Pianigiani ne faranno il perno del nuovo progetto Siena.
McIntyre arriva in Europa nel 2003, scelto da coach Finelli e dal GM Alessandro Crovetti come il nuovo playmaker di Ferrara. La Carife disputa una stagione importante ma si scontra in semifinale contro la Virtus di Bologna, guidata dal duo ex NBA Charlie Smith-Rick Brunson. E' proprio il duello con Brunson a dare qualche dubbio su Terrell, autore di una Regular Season fantastica che chiuderà con cifre di assoluto valore: 17.3 punti, 3.1 rimbalzi, 3.5 assist, 56.6% da 2 punti, 46.5% da 3 e una OER (Efficienza Offensiva, sostanzialmente punti per possesso) pari a 1.11. Nello scontro contro l'ex guardia di Portland infatti, McIntyre soffrirà tantissimo nelle prime due partite (5 e 8 punti rispettivamente in gara 1 e gara 2) riprendendosi soltanto nella terza partita (25) con i buoi già scappati dalla stalla.
E' probabilmente questo il motivo per cui l'uomo da Clemson rimane il Legadue, dove firma un annuale con l'Upea Capo D'Orlando che gli affida le redini della squadra. Terrell sale ulteriormente di colpi, migliorando sostanzialmente in tutte le categorie statistiche e peggiorando solamente nella percentuale al tiro da 3 punti, scesa al 36% (ma quella da 2 arriverà a sfiorare il 60%!). In particolare è il numero di assist a crescere sensibilmente: 121 in 26 gare per una media di 4.7 ad allacciata di scarpe contro i 112 dell'anno precedente; si ma in 32 partite. L'Upea stravince il campionato e il piccolo playmaker americano (1,75m) può finalmente esordire in Lega A.
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