15/05/09

Quantità/Qualità

Superando brillantemente la serie contro i Mavs (4-1) Denver torna in Finale di Conference ad Ovest 24 anni dopo l'ultima apparizione. L'innesto di Chauncey Billups è risultato decisivo per la crescita della squadra, un'aggiunta di cui ha beneficiato anche Carmelo Anthony mai così convincente come nei Playoffs 2009. Eppure c'è chi dice che la vera differenza tra questa Denver e quella degli anni passati sia da ricercare nell'apporto di una panchina finalmente produttiva, forte di uomini come Andersen, Kleiza e soprattutto quel J.R.Smith in passato vicinissimo ai San Antonio Spurs. Se "the Birdman" ha portato un contributo di energia e atletismo che lo scorso anno mancava ai cambi in front-line dei Nuggets, non si può dire che il rendimento di Kleiza sia particolarmente diverso da quello del 2008: il lituano viaggia sostanzialmente con le stesse cifre della passata stagione, realizzando circa un punto in meno a partita (9.9 contro 11.1) ma giocando anche meno minuti (22.2 contro 23.9). Chi per molti è salito davvero di livello è proprio J.R.Smith, finalmente maturato e capace di mettere al servizio della squadra il suo grande talento. Ma sarà vero? Vediamo i numeri di J.R.
Una prima occhiata alle statistiche per partita ci dice che Smith segna quasi 3 punti in più rispetto al 2008 (15.2 contro 12.3), prende più rimbalzi (3.7 contro 2.1), passa meglio la palla (2.8 assist contro 1.7). In realtà il cambiamento del nostro amico Earl (questo il suo vero nome) passa soprattutto dal minutaggio: Smith gioca 27.7 minuti di media contro i 19.2 dello scorso anno (+8.5), il che lo ha portato a produrre un maggior numero di punti venendo dalla panchina anche tirando peggio della stagione 2008. J.R. infatti viaggia con il 44.6% di percentuale dal campo contro il 46.1% dello scorso anno il che non gli ha impedito di aumentare la sua media punti. Come? Semplice, tirando oltre 2 volte in più per partita (11.7 contro 9.1). Un dato oltretutto per niente influenzato dal tiro da 3 punti come dimostra il fatto che segni lo stesso numero di triple (2.2 contro 2.1) prese con lo stesso numero di tentativi (5.6 contro 5.3); le percentuali sono di conseguenza pressochè identiche: 40.3% di 3P% quest'anno, 39.7% nel 2008. Smith spara da oltre l'arco come lo scorso anno, semplicemente prende più tiri da 2 punti giocando un numero maggiore di minuti.
Che il rendimento dell'uomo da San Benedict's High School non sia così entusiasmante come molti pensano è confermato anche dai valori del Player Efficiency Rating: 22.8 nel 2007-2008, 20.9 quest'anno. La differenza è minima e questo non fa che avvalorare la nostra tesi: J.R. è quello dello scorso anno, semplicemente gioca di più. Le stesse cifre nei Playoffs sono piuttosto simili: lo scorso anno nei 27 minuti di media della serie contro i Lakers viaggiava a 18.3 punti di media; quest'anno in 26.9 minuti Smith realizza 16.3 punti. Numeri piuttosto vicini, considerato che probabilmente giocando un maggior numero di gare nella post-season 2008 le medie dell'ex guardia degli Hornets si sarebbero avvicinate a quelle attuali.
Dove è davvero migliorato Smith? A rimbalzo. Smith cattura 1.6 rimbalzi in più dello scorso anno, ma soprattutto cattura il 7.7% dei rimbalzi totali disponibili contro il 5.8% della precedente stagione. Miglioramente ben visibili anche nei Playoffs, dove rispetto al 2008 cattura i soliti 1.6 rimbalzi in più a gara (3.4 contro 1.8) giocando lo stesso numero di minuti.
Più minuti (quantità), migliore a rimbalzo (qualità): questo è il J.R. del 2009.


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